Il progetto
Contesto
Dalla fine del XII secolo tutte le città dell’Italia centro-settentrionale si sono dotate di un Palazzo comunale: un grande edificio monumentale in cui si riconosceva l’identità civile degli abitanti e che assolveva a variate funzioni politiche e sociali d’uso collettivo. Questo modello, gradualmente diffusosi in tutta la Penisola, ha poi sempre mantenuto un ruolo cruciale nella vita pubblica e nel paesaggio culturale delle città italiane, continuando sino ad oggi a essere oggetto di enormi investimenti artistici e architettonici come luogo deputato all’autorappresentazione delle autorità cittadine e dei loro programmi di ‘buon governo’.
Questo progetto di ricerca intende porre questo primo modello di architettura civica al centro di uno studio interdisciplinare focalizzato da un lato sui valori collettivi di cui questi edifici sono stati e in parte continuano ad essere il manifesto, dall’altra sull’impatto della loro costruzione nelle dinamiche urbane locali.
Motivazione
Il progetto Building Civic Identities si prefigge quattro obiettivi:
• porre al centro del dibattito italiano e non solo la questione del ruolo dell’architettura civica nella costruzione delle identità politiche e culturali;
• costruire un atlante storico dei palazzi civici italiani sul lungo periodo, nella loro dimensione architettonica, culturale, politica;
• offrire una nuova proposta di metodo per uno studio interdisciplinare dei complessi monumentali, attento non solo agli aspetti formali, ma anche agli usi sociali degli edifici e delle opere d’arte;
• contribuire a diffondere al di fuori della comunità scientifica la conoscenza di architetture che costituiscono oggi un elemento distintivo del paesaggio urbano italiano, fornendo agli amministratori, alla cittadinanza, al mondo della scuola e agli operatori turistici e culturali strumenti in grado di aprire nuove prospettive di studio e gestione del patrimonio storico.
Metodi
La ricerca si articolerà in quattro direzioni:
• prima delimitazione del corpus degli edifici costruiti come sedi ufficiali dei governi comunali fra il XII e il XX secolo nelle città italiane;
• progettazione di un database dedicato a schedare la lunga vita – le successive trasformazioni, i diversi assetti, le varie destinazioni d’uso – dei palazzi civici italiani;
• approfondimento di un ricco panorama di casi di studio e temi di carattere trasversale, scelti per il loro valore paradigmatico, indicativi della grande varietà di soluzioni sperimentate nello spazio e nel tempo;
• organizzazione di una serie di incontri seminariali e iniziative di disseminazione, allo scopo di aprire un dibattito nella comunità scientifica, rafforzando il carattere interdisciplinare della ricerca, ma anche a coinvolgere nel progetto enti locali, fondazioni e associazioni culturali, così da offrire un modello di collaborazione diffusa, aperta alla società civile.